lunedì 25 agosto 2014

Lunedì 25

Non lasciate che il peccato continui a regnare nel vostro corpo mortale per ubbidire ai suoi desideri. Né continuate a presentare le vostre membra al peccato come armi d'ingiustizia (Rom. 6:12, 13)



Per diventare cristiani abbiamo dovuto pentirci e convertirci (abbandonare la nostra condotta peccaminosa). Questo, comunque, è un processo continuo. In noi esseri umani imperfetti il peccato resta annidato come un serpente pronto a colpire (Rom. 3:9, 10). Teniamo quindi gli occhi aperti, e non ignoriamo le nostre debolezze. Fortunatamente Geova esercita pazienza mentre lottiamo con i nostri difetti e facciamo i cambiamenti necessari (Filip. 2:12; 2 Piet. 3:9). A tale proposito è molto utile stare attenti a come si usano tempo e risorse, evitando di impiegarli per perseguire interessi egoistici. Riflettiamo inoltre sulla nostra dedicazione. La nostra relazione con Geova è il bene più prezioso che abbiamo. Egli conosce quelli che gli appartengono (Isa. 44:5). Meditiamo sulla profondità di tale relazione; facciamone oggetto di preghiera. w13 15/3 3:14, 16