sabato 29 marzo 2014

Sabato 29

Mosè rimase saldo come vedendo Colui che è invisibile (Ebr. 11:27)



Ci rendiamo conto che il lavoro secolare e il denaro ci aiutano a soddisfare le nostre necessità; sappiamo che lo svago può essere corroborante e la tecnologia utile. Ma queste cose potrebbero allontanarci da Geova se ci impegnassero nel momento sbagliato o in modo eccessivo oppure tale da interferire con la nostra adorazione. Satana naturalmente vorrebbe che cadessimo in questo errore. Mettendocela tutta, però, possiamo proteggere noi stessi e la nostra famiglia (Prov. 22:3). Accostiamoci a Geova e teniamoci stretti a lui. A questo riguardo, sono molti gli esempi biblici che possono aiutarci. Enoc e Noè "[camminarono] con il vero Dio" (Gen. 5:22; 6:9). Gesù fece sempre ciò che era gradito al Padre celeste e quindi ebbe costantemente il suo sostegno (Giov. 8:29). Imitiamo questi esempi. "Siate sempre allegri", dice la Bibbia. "Pregate incessantemente. Circa ogni cosa, rendete grazie" (1 Tess. 5:16-18). E non permettiamo che nulla ci allontani da Geova! w13 15/1 3:19, 20

venerdì 28 marzo 2014

Venerdì 28

Ecco, la vostra casa vi è abbandonata (Matt. 23:38)



Con la venuta di Gesù, il solo riscatto perfetto, Geova non accettò più i sacrifici animali offerti dagli israeliti (1 Giov. 4:9, 10). Quando era sulla terra Gesù espose il punto di vista di suo Padre pronunciando queste toccanti parole: "Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, . . . quante volte ho voluto radunare i tuoi figli, come la gallina raduna i suoi pulcini sotto le ali! Ma voi non avete voluto" (Matt. 23:37). Quella nazione peccatrice e impenitente fu dunque sostituita dall'Israele spirituale (Matt. 21:43; Gal. 6:16). Comunque, i singoli membri dell'Israele naturale hanno la possibilità di godere del perdono e della misericordia di Geova esercitando fede in lui e nel sacrificio di Gesù Cristo. La stessa opportunità sarà offerta a quelle persone che sono morte senza pentirsi dei loro peccati ma che saranno risuscitate sulla terra purificata (Giov. 5:28, 29; Atti 24:15). w12 15/11 4:16

giovedì 27 marzo 2014

Giovedì 27

Tutti inciampiamo molte volte (Giac. 3:2)



Cosa dobbiamo fare se ci rendiamo conto di aver commesso un peccato come quello menzionato in Levitico 5:4? Se confessiamo in modo specifico il peccato a Geova, egli misericordiosamente ci perdona grazie all'intercessione del nostro Sommo Sacerdote, Gesù Cristo (1 Giov. 2:1, 2). Se vogliamo mantenere il favore di Dio, però, dobbiamo dimostrare di essere davvero pentiti: ad esempio non prenderemo l'abitudine di venire meno alla nostra parola, e faremo tutto il possibile per rimediare a qualsiasi danno causato da una nostra promessa non mantenuta (Prov. 6:2, 3). La cosa migliore, comunque, resta quella di riflettere attentamente prima di fare una promessa che non si è in grado di mantenere (Eccl. 5:2). Se rimarremo fedeli durante la prova finale al termine del Regno millenario di Gesù, non avremo più motivo di dubitare della parola di qualcun altro (Riv. 20:7-10). Ogni sì significherà sì, e ogni no significherà no (Matt. 5:37). In quel tempo, infatti, imiteremo tutti alla perfezione il nostro amorevole Padre celeste, Geova, il "Dio di verità" (Sal. 31:5). w12 15/10 4:16, 18

mercoledì 26 marzo 2014

Mercoledì 26

Lo spirito della verità vi guiderà in tutta la verità (Giov. 16:13)



Proprio come i cristiani unti, i componenti della grande folla che sono desti si tengono stretti al canale stabilito da Dio per provvedere cibo spirituale (Sal. 119:130). Essendo così rafforzati, anch'essi sono pronti per il ritorno di Cristo, e riescono a essere attivi anche quando subiscono prove difficili. Ad esempio, in un campo di concentramento nazista i fratelli inizialmente avevano una sola copia della Bibbia, perciò pregarono per avere più cibo spirituale. Dopo non molto seppero che un fratello internato da poco era riuscito a introdurre nel campo alcuni nuovi numeri della Torre di Guardia nascondendoli nella sua gamba di legno. In seguito uno dei sopravvissuti, un fratello unto di nome Ernst Wauer, ricordò: "Geova ci aiutò in maniera meravigliosa a memorizzare i pensieri rafforzanti contenuti negli articoli". E aggiunse: "Oggi è molto facile ottenere cibo spirituale, ma lo apprezziamo sempre?" w12 15/9 4:14

martedì 25 marzo 2014

Martedì 25

Quello che Dio ha aggiogato insieme l'uomo non lo separi (Matt. 19:6)



Per evitare la trappola dell'adulterio occorre riflettere seriamente sull'impegno che si è assunto con il matrimonio. Non dovremmo mai pensare che i privilegi teocratici siano più importanti del nostro coniuge. Inoltre, se ci capita spesso di stare lontani da nostra moglie o da nostro marito per attività non essenziali, questo può significare che c'è qualche problema nel matrimonio. Potremmo essere esposti a tentazioni e arrivare a commettere un peccato grave. Naturalmente se siamo anziani dobbiamo prenderci cura del gregge. L'apostolo Pietro scrisse: "Pascete il gregge di Dio affidato alla vostra cura, non per forza, ma volontariamente, né per amore di guadagno disonesto, ma premurosamente" (1 Piet. 5:2). È ovvio che i componenti della congregazione affidati alla nostra cura non vanno ignorati. Tuttavia non possiamo svolgere il ruolo di pastori a spese del nostro ruolo di mariti. Sarebbe inutile, anzi pericoloso, concentrare tutta la nostra attenzione sui componenti della congregazione e trascurare nostra moglie. w12 15/8 4:14, 15

lunedì 24 marzo 2014

Lunedì 24

Ciascuno di voi ami individualmente sua moglie così come se stesso; d'altra parte, la moglie abbia profondo rispetto per il marito (Efes. 5:33)



La Bibbia paragona la relazione esistente fra Cristo e la congregazione a quella tra marito e moglie. Questo parallelo dovrebbe farci capire immediatamente che nel matrimonio il marito deve dare alla moglie guida, amore e attenzioni, e la moglie deve mostrare sottomissione al marito (Efes. 5:22-32). Paolo scrisse: "In questo modo i mariti devono amare le loro mogli come i propri corpi" (Efes. 5:28). Cosa intendeva dire? Con quello che aveva detto subito prima l'apostolo aveva richiamato l'attenzione sul modo in cui 'anche il Cristo aveva amato la congregazione e si era consegnato per essa, purificandola col bagno dell'acqua mediante la parola'. Per operare in armonia con il proposito di Geova di radunare di nuovo tutte le cose nel Cristo, il marito quindi deve essere desto nel nutrire spiritualmente la sua famiglia. w12 15/7 4:15

domenica 23 marzo 2014

Domenica 23

I pensieri degli uomini sono come un soffio (Sal. 94:11)



La vasta e affidabile sapienza contenuta nella Bibbia indica che il libro proviene da una Fonte superiore all'uomo. L'apostolo Paolo scrisse: "Chi ha conosciuto la mente di Geova, così da poterlo istruire?" (1 Cor. 2:16). Questo versetto è basato su ciò che il profeta Isaia chiese ai suoi contemporanei: "Chi ha preso le proporzioni dello spirito di Geova, e chi come suo uomo di consiglio può fargli conoscere alcuna cosa?" (Isa. 40:13). La risposta è ovvia: nessuno. Non sorprende che mettere in pratica i consigli scritturali su matrimonio, figli, svago, compagnie, laboriosità, onestà e moralità porta ai migliori risultati in assoluto. La Bibbia non dà mai cattivi consigli. D'altro canto gli esseri umani non sono abbastanza saggi da dare consigli che siano sempre efficaci (Ger. 10:23). I loro consigli vengono continuamente corretti e aggiornati quando ci si rende conto che non sono validi. w12 15/6 4:11

sabato 22 marzo 2014

Sabato 22

È libera di sposare chi vuole, solo nel Signore (1 Cor. 7:39)



A Geova interessa chi scegliamo come coniuge. Parlando degli abitanti di Canaan egli diede a Israele questo comando: "Non devi formare nessuna alleanza matrimoniale con loro. Non devi dare tua figlia a suo figlio, e non devi prendere sua figlia per tuo figlio. Poiché farà allontanare tuo figlio dal seguire me, e certamente serviranno altri dèi; e l'ira di Geova davvero divamperà contro di voi, ed egli certamente ti annienterà in fretta" (Deut. 7:3, 4). Diversi secoli più tardi Esdra il sacerdote affermò: "Voi stessi avete agito con infedeltà in quanto avete dato dimora a mogli straniere così da aggiungere alla colpa d'Israele" (Esd. 10:10). Se un cristiano dedicato sposasse un non credente, il suo sarebbe un atto di disubbidienza a Geova. Oltretutto, sarebbe incoerente ammettere in preghiera di avere disubbidito deliberatamente a Geova e allo stesso tempo chiedergli di essere benedetti. w12 15/5 1:6, 7

venerdì 21 marzo 2014

Venerdì 21

Quando scorgerete la cosa disgustante che causa desolazione, fuggite ai monti (Matt. 24:15, 16)



I cristiani che, seguendo le istruzioni di Gesù, erano fuggiti ai monti ebbero salva la vita. Videro in prima persona che Geova sa liberare il suo popolo. Quale insegnamento traiamo da questo episodio? Man mano che gli avvenimenti si susseguiranno durante la grande tribolazione, i cristiani dovranno seguire le istruzioni provvedute da Geova e dalla sua organizzazione. Per esempio, il comando di Gesù di 'fuggire ai monti' ha un'applicazione moderna. Resta da vedere in cosa consisterà questa fuga. Comunque possiamo stare certi che Geova renderà chiaro il significato di quelle istruzioni quando arriverà il tempo di seguirle. Dato che la nostra liberazione dipenderà dall'ubbidienza, facciamo bene a chiederci:"Come reagisco quando ricevo le istruzioni che Geova dà al suo popolo? Le seguo senza indugio o esito a ubbidire?" (Giac. 3:17). w12 15/4 4:13, 15, 16

giovedì 20 marzo 2014

Giovedì 20

La benedizione di Geova, questo è ciò che rende ricchi, ed egli non vi aggiunge nessuna pena (Prov. 10:22)



Se sei giovane e stai pensando a cosa fare nella vita, cosa può aiutarti a imboccare la strada giusta? Il lavoro che vorresti fare e l'istruzione di cui avresti bisogno per poterlo svolgere ti aiuterebbero a concentrarti sul servire Geova? Oppure ti allontanerebbero da lui? (2 Tim. 4:10). Vuoi fare la stessa vita di quelle persone la cui felicità dipende dalla consistenza del conto in banca o dall'andamento dei loro investimenti? Oppure deciderai di avere la stessa fiducia di Davide? "Ero giovane, sono anche invecchiato", scrisse, "eppure non ho visto nessun giusto lasciato interamente, né la sua progenie cercare il pane" (Sal. 37:25). Ricorda: una strada ti porterà lontano da Geova, l'altra ti darà la vita migliore che tu possa immaginare (Mal. 3:10). Quale sceglierai? w13 15/1 2:10

mercoledì 19 marzo 2014

Mercoledì 19

Chi si comporta fra tutti voi come il minore, egli è grande (Luca 9:48)



L'anno è il 32 e Gesù si trova nel distretto della Galilea. I suoi apostoli cominciano a discutere su chi sia il più importante fra loro (Luca 9:46-48). In modo paziente ma fermo, Gesù li aiuta a capire la necessità di essere umili. La parola greca resa "minore" si riferisce a chi è modesto, umile, insignificante, di poco conto o scarsamente influente. Gesù si servì di un bambino per far capire agli apostoli che dovevano essere umili e modesti. Questo invito è valido per i cristiani di oggi esattamente come lo era per quelli del I secolo. Forse non ci è facile comportarci come il minore, almeno in certi casi. La tendenza umana all'orgoglio può spingerci a cercare la preminenza. L'ambiente competitivo in cui viviamo e lo spirito del mondo possono portarci a essere egocentrici e aggressivi o indurci a cercare di controllare gli altri. w12 15/11 3:1, 3

martedì 18 marzo 2014

Martedì 18

Vi esorto come forestieri e residenti temporanei (1 Piet. 2:11)



Pietro parlava di coloro che, come lui, erano stati unti con lo spirito santo e avevano ricevuto "una nuova nascita per una speranza viva" per governare con Cristo in cielo (1 Piet. 1:3, 4). Era appropriato applicare il termine reso "residenti temporanei" agli unti del I secolo. Come il rimanente di questo gruppo in vita oggi, non sarebbero vissuti sulla terra per sempre. L'apostolo Paolo, egli stesso un componente del "piccolo gregge" di unti, spiegò: "In quanto a noi, la nostra cittadinanza esiste nei cieli, dal qual luogo pure aspettiamo ansiosamente un salvatore, il Signore Gesù Cristo" (Luca 12:32; Filip. 3:20). Dato che la loro "cittadinanza esiste nei cieli", alla morte gli unti abbandonano la terra per qualcosa di molto migliore, la vita immortale in cielo (Filip. 1:21-23). Perciò, in senso letterale, possono essere definiti semplici "residenti temporanei" su questa terra che si trova sotto il controllo di Satana. w12 15/12 3:1, 2

lunedì 17 marzo 2014

Lunedì 17

Continuate a provare ciò che voi stessi siete (2 Cor. 13:5)



Che ci siamo battezzati da poco o serviamo Dio da decenni, di tanto in tanto dobbiamo esaminarci. Se vogliamo mantenere il nostro voto di dedicazione, dobbiamo essere fedeli in ogni cosa. Ad esempio, se siamo sposati, continuiamo a rispettare il prezioso voto che abbiamo fatto quando abbiamo promesso di amare il nostro coniuge e prendercene cura. Se abbiamo firmato un contratto o abbiamo presentato domanda per un incarico teocratico, adempiamo gli obblighi assunti e onoriamo gli impegni presi. Se abbiamo accettato un invito a cena da parte di una persona di pochi mezzi, non cambiamo idea solo perché qualcun altro ci fa un invito più allettante. E se abbiamo promesso a una persona incontrata di casa in casa di tornare a farle visita per darle ulteriore aiuto spirituale, facciamo a tutti i costi in modo che il nostro sì significhi sì, e Geova benedirà il nostro ministero (Matt. 5:37; Luca 16:10). w12 15/10 4:14, 15

domenica 16 marzo 2014

Domenica 16

Ecco, faccio ogni cosa nuova (Riv. 21:5)



Attendiamo con ansia il giorno in cui Dio farà ogni cosa nuova ed eliminerà i problemi attuali? Anche se abbiamo molte ragioni per credere che la fine del sistema di Satana è molto vicina, attendere quel giorno con pazienza può essere tutt'altro che facile. La Bibbia, però, mostra che dobbiamo avere pazienza. Come i servitori di Dio che ci hanno preceduto, riceveremo ciò che Dio ci ha promesso se avremo una fede forte e attenderemo pazientemente che arrivi il tempo da lui stabilito (Ebr. 6:11, 12). Geova stesso è stato paziente. Avrebbe potuto porre fine alla malvagità in qualsiasi momento, ma sta aspettando il tempo giusto (Rom. 9:20-24). Geova ha avuto pazienza sapendo che ci sarebbe voluto tempo per dare una risposta alle questioni sollevate dalla ribellione in Eden. Poiché conosce a fondo il modo di fare e di pensare delle sue creature in cielo e sulla terra, non c'è dubbio che sta agendo nei nostri migliori interessi (Ebr. 4:13). w12 15/9 3:1-3

sabato 15 marzo 2014

Sabato 15

Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni (Matt. 28:19)



In diversi paesi molti cittadini vanno a caccia di consensi per il proprio partito politico, magari anche di porta in porta. Su scala molto più ampia, i cittadini del Regno sostengono con entusiasmo il Regno di Dio sia per le strade che di casa in casa. La Torre di Guardia, che annuncia il Regno di Geova, è ora il periodico più diffuso al mondo. Parlare ad altri del Regno di Dio è uno dei più grandi privilegi che abbiamo. Partecipiamo con zelo all'opera di predicazione? Presto il Regno di Dio sarà l'unico governo a dominare la terra. Le sue leggi saranno le uniche in vigore e regoleranno la vita quotidiana non solo sotto il profilo spirituale, ma anche sotto quello civile. Saremo buoni cittadini del Regno di Dio? Ora è il momento di dimostrarlo. In tutte le decisioni che prendiamo giorno dopo giorno, facciamo ogni cosa alla gloria di Geova e dimostriamo così di essere buoni cittadini del Regno di Dio (1 Cor. 10:31). w12 15/8 2:15, 16

venerdì 14 marzo 2014

Venerdì 14

Benché si levi contro di me la guerra, anche allora confiderò (Sal. 27:3)



Perché la nostra attività di predicazione acquista sempre maggiore impulso nonostante le condizioni del mondo continuino a peggiorare? Perché vi investiamo generosamente tempo ed energie in un'epoca di frequenti rovesci economici? Come possiamo continuare a essere coraggiosi anche ora che il timore del futuro è così diffuso? Il Salmo 27, composto dal re Davide sotto ispirazione, risponde a queste domande. Davide comincia il salmo con queste parole: "Geova è la mia luce e la mia salvezza. Di chi avrò timore? Geova è la fortezza della mia vita. Di chi avrò terrore?" (Sal. 27:1). Se il timore fiacca chi lo prova, l'effetto del terrore è ancora più forte. Ma chi teme Geova non ha motivo di essere 'agitato' dal terrore (1 Piet. 3:14). Se farà di Geova la sua fortezza, "risiederà al sicuro e sarà indisturbato dal terrore della calamità" (Prov. 1:33; 3:25). w12 15/7 3:1, 2

giovedì 13 marzo 2014

Giovedì 13

Non si avvidero di nulla finché venne il diluvio e li spazzò via tutti (Matt. 24:39)



Oggi la maggioranza non ascolta gli avvertimenti proclamati dai servitori di Dio. Molti arrivano perfino a ridere dell'idea che Dio possa intervenire negli affari umani, proprio come facevano i contemporanei di Noè (2 Piet. 3:3-7). Ma come impiegò il proprio tempo Noè in un ambiente così ostile? Dopo che Dio lo ebbe informato di ciò che intendeva fare e gli ebbe affidato il suo incarico, Noè costruì un'arca per preservare in vita uomini e animali (Gen. 6:13, 14, 22). Inoltre proclamò l'imminente giudizio di Geova. L'apostolo Pietro definì Noè "predicatore di giustizia", a indicazione del fatto che cercò di aiutare i suoi contemporanei a capire la gravità della situazione (2 Piet. 2:5). Noè e la sua famiglia non avrebbero certo dato prova di ragionevolezza se si fossero dati da fare per mettere in piedi un'attività, farsi strada nella società del tempo o assicurarsi un buon tenore di vita. Sapendo cosa aveva in serbo il futuro, invece, evitarono di farsi distrarre da cose del genere. w12 15/6 3:3, 4

mercoledì 12 marzo 2014

Mercoledì 12

Egli cambia i tempi e le stagioni, rimuove i re e stabilisce i re (Dan. 2:21)



Geova Dio provvide i mezzi per misurare il tempo molto prima di creare l'uomo. Il quarto giorno creativo disse: "Si facciano luminari nella distesa dei cieli per fare una divisione fra il giorno e la notte; e dovranno servire come segni e per le stagioni e per i giorni e gli anni" (Gen. 1:14, 19, 26). In armonia con la volontà di Geova, questo è proprio ciò che accadde. A tutt'oggi, comunque, i fisici non sono concordi su cosa sia il tempo. Un'opera di consultazione osserva: "Il problema del [tempo] [...] non solo non è risolto, ma ripropone continuamente vaste e radicali domande". Geova, invece, conosce perfettamente la natura del tempo. In fin dei conti è "il Creatore dei cieli, [...] il Formatore della terra e il suo Fattore". È anche "Colui che annuncia dal principio il termine, e da molto tempo fa le cose che non sono state fatte" (Isa. 45:18; 46:10). w12 15/5 3:1, 2

martedì 11 marzo 2014

Martedì 11

Continua a riprenderli con severità, affinché siano sani nella fede (Tito 1:13)



Nel caso di alcuni che hanno commesso peccati gravi, la loro condotta ha portato alla disassociazione. Per "quelli che ne sono stati addestrati", la disciplina è stata di aiuto per ristabilirsi spiritualmente (Ebr. 12:11). E se il disassociato è un parente o un caro amico? Allora a essere in gioco è la nostra lealtà, non verso quella persona, ma verso Dio. Geova senz'altro nota se ci atteniamo al comando di non avere contatti con nessun disassociato (1 Cor. 5:11-13). Viviamo in un mondo caratterizzato da tradimenti e slealtà. Ciò nondimeno nella congregazione cristiana troviamo molti esempi di persone leali che possiamo imitare. Con la loro vita è come se dicessero: "Voi siete testimoni, Dio pure lo è, di come provammo a voi credenti d'essere leali e giusti e non biasimevoli" (1 Tess. 2:10). Tutti noi vogliamo essere incrollabili nella nostra lealtà a Dio e gli uni verso gli altri. w12 15/4 2:16, 18

lunedì 10 marzo 2014

Lunedì 10

Salomone faceva ciò che era male agli occhi di Geova (1 Re 11:6)



Sappiamo che alla fine Salomone smise di ubbidire a Dio. La Bibbia narra: "Avvenne al tempo in cui Salomone invecchiava che le sue stesse mogli avevano inclinato il suo cuore a seguire altri dèi; e il suo cuore non fu completo presso Geova suo Dio come il cuore di Davide suo padre" (1 Re 11:4). Comprensibilmente dispiaciuto per la condotta di Salomone, Geova gli disse: "Per la ragione che [...] non hai osservato il mio patto e i miei statuti che ti imposi come comando, immancabilmente ti strapperò di dosso il regno, e certamente lo darò al tuo servitore" (1 Re 11:11). Che tragico epilogo! Anche se sotto molti aspetti era stato una persona di successo, alla fine Salomone deluse Geova. In quella che è la cosa più importante della vita, la fedeltà a Dio, si dimostrò un fallimento. Chiediamoci: "Sono determinato a far sì che le lezioni apprese dalla vita di Salomone mi aiutino a essere una persona di successo?" w12 15/12 1:7, 8

domenica 9 marzo 2014

Domenica 9

Se soffriste per amore della giustizia, felici voi (1 Piet. 3:14)



Per riuscire a superare le prove abbiamo bisogno di fede e coraggio. Cos'è la fede? L'apostolo Paolo scrisse: "La fede è l'atto di proprietà delle cose in cui speriamo. La fede è certezza di cose che non vediamo" (Ebr. 11:1, The Simple English Bible). Se possediamo legalmente una proprietà siamo certi che ci appartiene. Analogamente, dato che abbiamo fede che Dio adempie sempre la sua parola, è come se possedessimo un prezioso atto di proprietà. La fede ci dà l'assoluta convinzione dell'adempimento delle promesse bibliche nelle quali speriamo e la certezza delle realtà spirituali, anche se non le vediamo. Il coraggio è stato definito come "forza spirituale, emotiva e morale che permette di parlare e agire senza timore malgrado gli ostacoli e i pericoli" (The New Interpreter's Dictionary of the Bible). Chi è coraggioso è forte e intrepido, ed è disposto a soffrire per ciò in cui crede (Mar. 6:49, 50; 2 Tim. 1:7). w13 15/1 1:1-3

sabato 8 marzo 2014

Sabato 8

È impensabile, da parte mia, dal punto di vista di Geova, che io faccia questa cosa al mio signore, l'unto di Geova (1 Sam. 24:6)



Quando Davide era in fuga per sottrarsi a Saul, Saul prese 3.000 uomini scelti da tutto Israele e andò alla sua ricerca nel deserto (1 Sam. 24:2). Infine, senza saperlo entrò proprio nella caverna in cui si trovava Davide con i suoi uomini. Questi avrebbe potuto cogliere l'occasione per eliminare il re che attentava alla sua vita. Dopo tutto era volontà di Dio che fosse lui a prendere il posto di Saul quale re di Israele (1 Sam. 16:1, 13). Se Davide avesse dato ascolto ai suoi uomini il re sarebbe stato ucciso (1 Sam. 24:4-7). Ma Saul era ancora il re unto da Dio. Davide non voleva sottrargli l'autorità regale, dal momento che Geova non lo aveva ancora destituito. Limitandosi a recidere il lembo del manto senza maniche di Saul, Davide diede prova di non avere intenzione di fargli del male (1 Sam. 24:11). w12 15/11 1:8

Venerdì 7

Ti sei mostrato scoraggiato nel giorno dell'angustia? La tua potenza sarà scarsa (Prov. 24:10)



Con tutte le calamità, le difficoltà e le pressioni del mondo attuale a molti sembra di non farcela, e questo capita anche ad alcuni cristiani. Lani, che svolgeva felicemente il servizio a tempo pieno in Australia, racconta di quando le fu diagnosticato un tumore al seno. La notizia fu un fulmine a ciel sereno che la lasciò a pezzi. "La terapia mi faceva stare malissimo", dice, "e avevo completamente perso l'autostima". Come se non bastasse, Lani dovette prendersi cura di suo marito, che aveva subìto un intervento alla colonna vertebrale. Se dovessimo trovarci in una situazione del genere, cosa potremmo fare? È bene ricordare che Satana si serve delle avversità che incontriamo per minare la nostra fede e privarci così della gioia. Noi, però, non dobbiamo permettergli di farci questo. Meditare su esempi biblici di servitori di Dio che furono in grado di affrontare le avversità ci aiuterà a farci coraggio davanti alle difficoltà che potremmo incontrare. w12 15/10 1:8, 9

giovedì 6 marzo 2014

Giovedì 6

Quando diranno: "Pace e sicurezza!" allora un'improvvisa distruzione sarà istantaneamente su di loro (1 Tess. 5:3)



La prima fase di questa "improvvisa distruzione" sarà l'attacco sferrato contro "Babilonia la Grande", l'impero mondiale della falsa religione, chiamata anche "la meretrice" (Riv. 17:5, 6, 15). Tale attacco contro ogni forma di falsa religione, compresa la cristianità, segnerà l'inizio della "grande tribolazione" (Matt. 24:21; 2 Tess. 2:8). La Parola di Dio rivela che a sferrare l'attacco contro la meretrice sarà una "bestia selvaggia" con "dieci corna". Dallo studio del libro di Rivelazione si evince che la bestia selvaggia simboleggia l'ONU, l'Organizzazione delle Nazioni Unite. Le "dieci corna" rappresentano tutte le potenze politiche attuali che sostengono questa "bestia selvaggia di colore scarlatto" (Riv. 17:3, 5, 11, 12). Quanto sarà devastante l'attacco? Le nazioni che formano l'ONU saccheggeranno le ricchezze della meretrice, mostreranno la sua vera natura, la divoreranno e "la bruceranno completamente". La sua distruzione sarà definitiva (Riv. 17:16). w12 15/9 1:3, 5, 6

mercoledì 5 marzo 2014

Mercoledì 5

Le parole sono rese segrete e sigillate sino al tempo della fine (Dan. 12:9)



Oggi siamo in grado di comprendere profezie il cui significato era rimasto a lungo 'segreto' ma che si stanno adempiendo in questo tempo della fine. Tali profezie si trovano in tutte le Scritture, ma specialmente nei Vangeli e nel libro di Rivelazione. Geova ci ha perfino rivelato avvenimenti invisibili ai nostri occhi: l'intronizzazione di Gesù, la guerra in cielo e la conseguente cacciata di Satana (Riv. 12:7-12). Dio ci ha anche permesso di capire il significato di ciò che vediamo: le guerre, i terremoti, le pestilenze, le carestie e l'empietà delle persone, tutti fattori a motivo dei quali i nostri sono "tempi difficili" (2 Tim. 3:1-5; Luca 21:10, 11). Siamo davvero grati che "il soccorritore", il suo spirito santo, sia stato mandato per guidare i seguaci di Gesù "in tutta la verità" (Giov. 16:7, 13). Mostriamoci sempre grati per "la vera conoscenza" e diffondiamola generosamente! (Dan. 12:4). w12 15/8 1:7, 8

martedì 4 marzo 2014

Martedì 4

Odiate ciò che è male, e amate ciò che è bene (Amos 5:15)



I limiti che Geova ha stabilito per le sue creature intelligenti sono per il loro beneficio e la loro protezione. Per esempio, l'energia e la materia sono regolate da specifiche leggi fisiche, ma non ci sentiamo oppressi da tali leggi. Al contrario, riconosciamo che sono essenziali per il nostro bene. Allo stesso modo le norme morali e spirituali di Geova, che sono evidenti nella "legge perfetta" del Cristo, sono per il bene dell'uomo (Giac. 1:25). Questa legge inoltre ci permette di soddisfare tutti i nostri legittimi desideri senza danneggiare noi stessi né violare i diritti e la libertà altrui. Quindi, il segreto per essere davvero liberi, cioè per poter fare quello che desideriamo, sta nel coltivare i giusti desideri, ovvero quelli che sono in sintonia con la personalità di Geova e le sue norme. In sostanza dobbiamo imparare ad amare ciò che Geova ama e a odiare ciò che lui odia. La legge della libertà ci aiuta a fare proprio questo. w12 15/7 1:6, 7

lunedì 3 marzo 2014

Lunedì 3

Ci sono sette re: cinque sono caduti, uno è, l'altro non è ancora arrivato (Riv. 17:10)



La prima testa della bestia menzionata in Rivelazione 17:3 rappresenta l'Egitto. Perché? Perché questa nazione fu la prima grande potenza a manifestare inimicizia nei confronti del popolo di Dio. Mentre erano in Egitto i discendenti di Abraamo, da cui doveva venire il promesso seme della donna, divennero numerosi. Poi però l'Egitto oppresse Israele. Satana tentò di spazzare via il popolo di Dio, e impedire così la comparsa del seme, spingendo il faraone a uccidere tutti i bambini maschi degli israeliti. Geova sventò quel piano e liberò il suo popolo dalla schiavitù egiziana (Eso. 1:15-20; 14:13). La seconda testa rappresenta l'Assiria. Anche questo potente regno cercò di eliminare il popolo di Dio lanciando un attacco contro Gerusalemme. Forse Satana si proponeva di cancellare la dinastia reale che avrebbe condotto a Gesù. Geova distrusse gli invasori e così liberò miracolosamente il suo popolo fedele (2 Re 19:32-35; Isa. 10:5, 6, 12-15). w12 15/6 1:6-8

domenica 2 marzo 2014

Domenica 2

Ero accanto a lui come un artefice, ed ero colui del quale egli specialmente si deliziava di giorno in giorno (Prov. 8:30)



È logico che il legame tra Geova e Gesù si rafforzasse mentre collaboravano e il Figlio imparava a imitare le qualità del Padre (Prov. 8:22, 23, 31). Con la creazione di altri esseri intelligenti il Figlio poté osservare come Geova agiva verso ciascuno di loro, e in tal modo di certo accrebbe la sua comprensione della personalità del Padre. Anche la sfida che in seguito Satana lanciò contro la legittimità della sovranità di Geova permise al Figlio di imparare come Geova avrebbe manifestato amore, giustizia, sapienza e potenza davanti a una situazione difficile. In tal modo Gesù sarebbe stato a sua volta in grado di affrontare le difficoltà che lui stesso avrebbe incontrato durante il suo ministero sulla terra (Giov. 5:19). In virtù dell'intima relazione che aveva con lui, il Figlio spiegò il Padre con dovizia di particolari come nessun altro avrebbe potuto fare. w12 15/4 1:6-8

sabato 1 marzo 2014

Sabato 1

Divenite imitatori di Dio (Efes. 5:1)



Imitare Geova significa, fra l'altro, avere il suo stesso punto di vista. Geova odia il peccato e dovremmo odiarlo anche noi. Dobbiamo stare il più lontano possibile da ciò che ci indurrebbe a peccare anziché cercare di vedere fin dove possiamo spingerci senza cadere nel peccato. Per esempio, è importante guardarsi dall'apostasia; chi diventa apostata non glorifica più Dio (Deut. 13:6-9). Teniamoci perciò alla larga dagli apostati e da chiunque afferma di essere un fratello ma disonora Dio. Questo vale anche nel caso di un nostro familiare (1 Cor. 5:11). Cercare di confutare le argomentazioni degli apostati o di chi critica l'organizzazione di Geova non ci è di nessun beneficio. Anzi, è pericoloso e fuori luogo esaminare il loro materiale, che si tratti di pubblicazioni cartacee o di documenti che si trovano in Internet (Isa. 5:20; Matt. 7:6). w12 15/5 4:12, 13