martedì 18 marzo 2014

Martedì 18

Vi esorto come forestieri e residenti temporanei (1 Piet. 2:11)



Pietro parlava di coloro che, come lui, erano stati unti con lo spirito santo e avevano ricevuto "una nuova nascita per una speranza viva" per governare con Cristo in cielo (1 Piet. 1:3, 4). Era appropriato applicare il termine reso "residenti temporanei" agli unti del I secolo. Come il rimanente di questo gruppo in vita oggi, non sarebbero vissuti sulla terra per sempre. L'apostolo Paolo, egli stesso un componente del "piccolo gregge" di unti, spiegò: "In quanto a noi, la nostra cittadinanza esiste nei cieli, dal qual luogo pure aspettiamo ansiosamente un salvatore, il Signore Gesù Cristo" (Luca 12:32; Filip. 3:20). Dato che la loro "cittadinanza esiste nei cieli", alla morte gli unti abbandonano la terra per qualcosa di molto migliore, la vita immortale in cielo (Filip. 1:21-23). Perciò, in senso letterale, possono essere definiti semplici "residenti temporanei" su questa terra che si trova sotto il controllo di Satana. w12 15/12 3:1, 2