sabato 24 maggio 2014

Sabato 24

La lingua è un fuoco (Giac. 3:6)



Metaforicamente parlando, il Diavolo vorrebbe appiccare un incendio nella congregazione cristiana. Se ci riuscisse, infatti, potrebbe spingerne i componenti ad abbandonare il loro rifugio sicuro, facendoli cadere nelle sue grinfie. Come potremmo involontariamente agevolarlo nel suo intento e farci intrappolare? Il discepolo Giacomo paragonò la lingua a un fuoco (Giac. 3:6-8). Se non controlliamo la lingua, potremmo per così dire appiccare un incendio nella congregazione. Come? Immaginiamo questa situazione: al termine di un'adunanza in cui è stata annunciata la nomina di una nuova pioniera regolare, due sorelle parlano della notizia. Una esprime la sua gioia e augura il meglio alla nuova pioniera; l'altra invece ne mette in dubbio le motivazioni e insinua che è semplicemente in cerca di prestigio. Non è difficile capire chi rischia maggiormente di provocare un incendio nella congregazione con i suoi discorsi. w12 15/8 3:3, 4