lunedì 15 dicembre 2014

Lunedì 15

Se qualcuno, per coscienza verso Dio, sopporta cose dolorose e soffre ingiustamente, questa è cosa gradita (1 Piet. 2:19)



Volendo piacere a Geova, quasi tutti i cristiani non sposati scelgono come coniuge un compagno di fede. Anche in questo caso, però, le circostanze possono prendere una piega inaspettata. In rari casi può capitare che uno dei coniugi cominci a soffrire di un serio disturbo emotivo o che venga disassociato. Cosa può fare un cristiano se teme che il proprio matrimonio sia irrimediabilmente compromesso? Forse vi chiedete se è il caso di continuare a tentare di salvare il vostro matrimonio a tutti i costi. Nessuno può né deve prendere questa decisione per voi. Ciò nonostante, ci sono valide ragioni per non gettare la spugna anche se il vincolo matrimoniale si sta indebolendo. La persona devota che in tutta coscienza ritiene di dover sopportare le difficoltà legate a un matrimonio difficile è preziosa agli occhi di Dio (1 Piet. 2:20). Per mezzo della sua Parola e del suo spirito, Geova aiuterà il cristiano che ce la mette tutta per rafforzare un matrimonio in crisi. w12 15/5 2:10, 11