sabato 13 dicembre 2014

Sabato 13

Supponiamo che essi realmente mi dicano: "Qual è il suo nome?" Che dirò loro? (Eso. 3:13)



Dato che il nome di Dio era noto da tempo, perché Mosè fece questa domanda? Evidentemente voleva sapere di più sulla persona identificata da quel nome, qualcosa che potesse assicurare al popolo che Dio lo avrebbe davvero liberato. I timori che si celavano dietro la sua domanda erano legittimi: gli israeliti erano infatti schiavi da tempo, quindi si sarebbero probabilmente domandati se l'Iddio dei loro antenati potesse davvero liberarli. Tant'è vero che alcuni del popolo avevano persino cominciato ad adorare divinità egizie (Ezec. 20:7, 8). Quale fu la risposta di Geova alla domanda di Mosè? "Devi dire questo ai figli d'Israele: 'IO MOSTRERÒ D'ESSERE mi ha mandato a voi'". Mosè doveva inoltre dire: "Geova l'Iddio dei vostri antenati [...] mi ha mandato a voi". Con queste parole Dio rivelò qualcosa di molto importante: egli diventerà qualunque cosa decida per adempiere il suo proposito e manterrà sempre la sua parola (Eso. 3:14, 15). w13 15/3 5:4, 5