venerdì 12 dicembre 2014

Venerdì 12

I morti non sono consci di nulla (Eccl. 9:5)



Gli ebrei avevano tutti gli elementi per conoscere la verità riguardo ai morti. Tuttavia quando l'impero greco fu diviso fra i generali di Alessandro Magno si tentò di unire Giuda e Siria promuovendo la religione greca e la cultura ellenistica. Di conseguenza, gli ebrei adottarono i falsi insegnamenti relativi all'immortalità dell'anima e all'esistenza di un oltretomba di tormenti. Sebbene non disponesse delle Scritture, il giusto Giobbe conosceva la verità sulla condizione dei morti. Sapeva inoltre che, se fosse morto, Geova, il quale è un Dio amorevole, avrebbe desiderato fortemente di risuscitarlo (Giob. 14:13-15). Anche Abraamo credeva nella risurrezione (Ebr. 11:17-19). Visto che non si può risuscitare qualcuno che non può morire, quegli uomini devoti non credevano nell'immortalità dell'anima. Lo spirito di Dio senza dubbio aiutò Giobbe e Abraamo a capire la condizione dei morti e a riporre fede nella risurrezione. w13 15/2 2:12-14