giovedì 13 febbraio 2014

Giovedì 13

Io sono d'indole mite e modesto di cuore (Matt. 11:29)



Le persone comuni beneficiavano dell'umiltà di Gesù in quanto egli le aiutava, le incoraggiava e le istruiva. In effetti l'intera umanità redimibile trarrà benefìci duraturi dal sacrificio di riscatto di Gesù. Gesù stesso trasse beneficio dalla propria umiltà. Ai discepoli aveva detto: "Chi si umilia sarà esaltato" (Matt. 23:12). Queste parole si dimostrarono vere anche nel suo caso. Infatti, a proposito di Gesù, Paolo spiegò: "Dio lo ha esaltato a una posizione superiore e gli ha benignamente dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio di quelli che sono in cielo e di quelli che sono sulla terra e di quelli che sono sotto il suolo, e ogni lingua confessi apertamente che Gesù Cristo è Signore alla gloria di Dio Padre". In virtù dell'umiltà e della fedeltà manifestate da Gesù quando visse come uomo, Geova Dio lo esaltò, dandogli autorità sulle creature in cielo e sulla terra (Filip. 2:9-11). w12 15/11 2:12, 14, 15