martedì 16 settembre 2014

Martedì 16

Riedificherò la capanna di Davide (Atti 15:16)



Con la deportazione babilonese del popolo ebraico fu chiaro che "la capanna di Davide" era caduta. Babilonia era una roccaforte della falsa religione. Come poté dunque il popolo di Dio sopravvivere spiritualmente durante i 70 anni di esilio che andarono dal 607 al 537 a.E.V.? Nello stesso modo in cui oggi il popolo di Geova sopravvive in questo mondo sotto il controllo di Satana (1 Giov. 5:19). La ricca eredità spirituale di cui godiamo contribuisce alla nostra sopravvivenza. Gli ebrei esiliati non avevano le Sacre Scritture per intero, ma avevano la Legge mosaica, compresi i Dieci Comandamenti, conoscevano i "canti di Sion", ricordavano molti proverbi ispirati e avevano memoria delle imprese dei servitori di Geova di epoche passate. In quegli anni di esilio piansero spesso ripensando a Sion, e non dimenticarono Geova (Sal. 137:1-6). Questo li tenne spiritualmente in vita persino lì in Babilonia, con tutte le sue false dottrine e pratiche religiose. w13 15/2 2:1, 3, 4