martedì 16 settembre 2014

Martedì 9

Geova, Iddio misericordioso e clemente, lento all'ira (Eso. 34:6)



La pazienza di Geova con gli israeliti aveva un limite, che essi oltrepassarono quando, come nazione, rigettarono e uccisero suo Figlio (Matt. 23:37, 38). I discendenti carnali di Israele smisero di essere il popolo che portava il suo nome. Nell'insieme divennero spiritualmente morti, come un albero secco (Luca 23:31). Che effetto ebbe questo sul loro modo di considerare il nome divino? La storia ci insegna che col tempo gli ebrei svilupparono un atteggiamento superstizioso nei confronti del nome divino, arrivando a ritenere che fosse così santo da non potersi pronunciare (Eso. 20:7). Fu così che nel giudaismo si smise pian piano di usarlo. Senz'altro, vedere il suo nome trattato in modo tanto irrispettoso addolorò Geova (Sal. 78:40, 41). Ovviamente Dio, "il cui nome è Geloso", non avrebbe lasciato per sempre che a portare il suo nome fosse un popolo che lo aveva rinnegato e che lui aveva rinnegato (Eso. 34:14). Questo dovrebbe farci riflettere su quanto sia importante tributare grande rispetto al nome del Creatore. w13 15/3 5:10, 11