martedì 16 settembre 2014

Sabato 6

Geova mi mostrò, ed ecco, due ceste di fichi (Ger. 24:1)



Nel 617 a.E.V. la nazione di Giuda versava in una deplorevole condizione spirituale. Dio diede una visione su ciò che riservava il futuro ricorrendo all'immagine di due tipi di fichi: alcuni "molto buoni", altri "molto cattivi" (Ger. 24:1-3). I fichi cattivi rappresentavano il re Sedechia e altri alla sua stregua che subirono un severo castigo per mano del re Nabucodonosor e delle sue truppe. Che dire invece di Ezechiele, Daniele e i suoi tre compagni, già in Babilonia, e di altri ebrei che presto vi sarebbero stati deportati? Questi erano come fichi buoni. Un rimanente sarebbe tornato in patria per riedificare Gerusalemme, e fu proprio ciò che accadde (Ger. 24:8-10; 25:11, 12; 29:10). Di quelli rappresentati dai fichi buoni, Geova disse: "Di sicuro darò loro un cuore per conoscermi, che io sono Geova; e devono divenire il mio popolo" (Ger. 24:7). Com'è incoraggiante sapere che Dio è disposto a darci 'un cuore per conoscerlo'! Qui il cuore ha a che fare con la disposizione d'animo o atteggiamento. Senza dubbio è nostro desiderio avere 'un cuore per conoscerlo' ed essere parte del suo popolo. w13 15/3 2:3, 4