lunedì 21 aprile 2014

Lunedì 21

Mosè fu istruito in tutta la sapienza degli egiziani (Atti 7:22)



Con tutta probabilità tale educazione mirava a preparare Mosè per una carriera nella corte del faraone. Mosè avrebbe magari ottenuto un ruolo di primo piano all'interno del governo della nazione più potente dell'epoca, con tutti i privilegi, gli agi e i piaceri che tale posizione gli avrebbe garantito. Ma il suo scopo nella vita era quello di assicurarsi queste cose? Grazie all'educazione che aveva ricevuto in tenera età dai suoi veri genitori, Mosè verosimilmente conosceva le promesse che Geova aveva fatto ai suoi antenati Abraamo, Isacco e Giacobbe, ed esercitò fede in tali promesse. Con ogni probabilità rifletté a lungo sul proprio futuro e sulla lealtà che doveva a Geova. Perciò, quando fu il momento di decidere se vivere da principe egiziano o da schiavo israelita Mosè scelse "di essere maltrattato col popolo di Dio piuttosto che avere il temporaneo godimento del peccato" (Ebr. 11:24-26). Successivamente seguì le istruzioni di Geova in merito a come doveva usare la propria vita (Eso. 3:2, 6-10). w12 15/6 3:5, 6