sabato 12 aprile 2014

Lunedì 31

Siamo compagni d'opera per la vostra gioia (2 Cor. 1:24)



Con questa espressione Paolo si riferiva a se stesso e ai suoi più stretti collaboratori. Come lo sappiamo? Nella stessa lettera Paolo menzionò due di loro quando scrisse: "Gesù [...] fu predicato fra voi per mezzo di noi, cioè per mezzo di me e Silvano e Timoteo" (2 Cor. 1:19). Inoltre, ogni volta che questa espressione ricorre nelle lettere di Paolo si riferisce a qualche suo stretto collaboratore, come ad esempio Aquila, Prisca, Timoteo e Tito (Rom. 16:3, 21; 2 Cor. 8:23). Perciò, dicendo "siamo compagni d'opera per la vostra gioia", Paolo assicurò ai corinti che lui e i suoi collaboratori volevano fare tutto il possibile per accrescere la gioia dell'intera congregazione. Oggi gli anziani sono mossi dallo stesso desiderio: vogliono fare tutto ciò che possono per aiutare i fratelli a 'servire Geova con allegrezza' (Sal. 100:2; Filip. 1:25). w13 15/1 5:4