venerdì 27 giugno 2014

Venerdì 27

L'ira dell'uomo non opera la giustizia di Dio (Giac. 1:20)



Quando si è molto arrabbiati, concedersi un po' di tempo per calmarsi e vedere la situazione in modo più distaccato può aiutare a non dire o fare cose di cui poi ci si potrebbe pentire (Sal. 4:4; Prov. 14:29; Giac. 1:19). Cosa dobbiamo fare, però, se le emozioni negative persistono? Cerchiamo di capire perché siamo adirati. È forse perché siamo stati trattati in maniera ingiusta o sgarbata? O pensiamo che l'altra persona abbia deliberatamente voluto ferirci? Si è davvero comportata così male? Capire i motivi della nostra reazione ci permetterà di stabilire qual è il modo di agire migliore e scritturalmente corretto (Prov. 15:28; 17:27). Anche se non è facile, quando affrontiamo il problema in questo modo permettiamo alla parola di Dio di esaminare "i pensieri e le intenzioni del [nostro] cuore" e di guidarci così che possiamo imitare l'atteggiamento misericordioso di Geova (Ebr. 4:12). w12 15/11 5:7, 8